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ARIGATO TOKYO di Maurizio Monego

Cosa ci hanno lasciato le Olimpiadi di Tokyo. Al di là del medagliere, dei record, delle statistiche e delle enfasi mediatiche, quali fotografie rimangono impresse e quali pensieri ci lasciano?

Della singolarità dei Giochi giapponesi si sono lette pagine e pagine di giornali, servizi televisivi e un profluvio di post sui social, per dare conto delle proteste per dissuadere dal celebrarli o – per lo più - per caricarli di valori da affermare.

Sul piano economico sono stati un “bagno di sangue”. I ventotto miliardi di costi che il popolo giapponese si è accollato ne sono il più eclatante risultato. Aver voluto, in ogni caso, realizzare l’evento, con le limitazioni imposte dal periodo pandemico, fuori da ogni logica di mercato se si pensa ai mancati ritorni in termini turistici, di vendita di biglietti e merchandising e alla perdita di introiti da sponsorizzazioni, ha risposto a esigenze e motivazioni fra loro contrastanti. È giusto giudicare solo sul piano della convenienza economico-finanziaria? E a quali riflessioni porterà per il futuro dei Giochi Olimpici, che solo fra sei mesi vedranno l’edizione invernale di Pechino? Continua a leggere........



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