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La Giornata Mondiale del Fair Play

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                                                                                                                                            di Maurizio Monego

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Il Panathlon International ha aderito all’invito, partito dal Panathlon Club Wallonie Bruxelles, di istituire la Giornata Mondiale per il Fair Play. Il club belga, e Philippe Housiaux in particolare, è da sempre impegnato a promuovere il Fair Play. Ne ha fatto lo scopo primo del suo agire, insieme alla diffusione dell’etica nello sport. In questo è supportato dal Governo Vallone, dal Comitato Olimpico Belga e da un gran numero di Amministrazioni locali, dai quali riceve servizi e contributi economici rilevanti.

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La data scelta per la Giornata Mondiale è il 7 settembre di ogni anno. La decisione è avvenuta dopo tentativi, iniziati nel 2012, con UNESCO e con alcuni ministri dello sport europei e mai conclusi per effetto dei mutamenti di incarichi degli iniziali interlocutori.

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La proclamazione è stata concordata fra ComitéInternazionalpour le Fair Play (CIFP), European Fair Play Movement (EFPM), Panathlon International e Panathlon Club Wallonie Bruxelles.

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L’evento del 7 settembre di quest’anno particolare è stato preceduto dalla diffusione di un videoclip realizzato da atleti olimpici e paralimpici che in una ideale staffetta hanno voluto celebrare e ringraziare i tanti “eroi” e volontari che si sono impegnati a combattere contro il Covid.

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Il video (http://www.panathlon.be/1000km/) costituiva il lancio del progetto della staffetta di 1000 Km, attraverso il territorio di 60 comuni, corsa dal 7 al 12 settembre, a sugello della firma del Manifesto da parte delle quattro organizzazioni che hanno designato la Giornata Mondiale.

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In una intervista il Presidente del CIFP, JenÅ‘Kamuti – argento olimpico nel fioretto individuale a Città del Messico 1968 e a Monaco 1972, nonché campione del Mondo a squadre nel 1957 a Parigi – ha sottolineato come i prossimi passi saranno quelli di coinvolgere nel riconoscimento della Giornata Mondiale per il Fair Play il CIO, l’UNESCO, la FISU e ISF e molte altre organizzazioni internazionali.

Giornata Mondiale del Fair Play per i club Panathlon.

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Come influirà sui club la proclamazione della data del 7 settembre? Essendo “mondiale” c’è da aspettarsi che non tutti i club Panathlon dei 25 paesi in cui opera potranno attrezzarsi in quella data. Specialmente in Italia: troppo vicina la data alla ripresa dell’attività dopo la pausa estiva. Ufficialmente il «Panathlon Distretto Italia» non ha titolarità riconosciuta dal CONI per trattare il Fair Play, di cui si occupa invece il Comitato Nazionale Italiano per il Fair Play (CNIFP) che è Associazione Benemerita. E pensare che il CNIFP lo aveva costituito il Panathlon International! Ciò non significa che molti dei Panathlon Club italiani non celebrino e continueranno ad organizzare le loro Giornate del Fair Play e che si prodighino in ogni caso per diffonderne lo spirito. Il senso di proclamare una Giornata Mondiale è quello di fare massa critica per segnalarsi nell’opinione pubblica. Un obiettivo che il P.I. non ha mai sfiorato. I club hanno le loro opportunità e necessità organizzative. Mal si adattano alla rigidità. Un tempo (2005), su pressione dei Governatori si era spostata la data del primo sabato di Dicembre,fissata dal Consiglio Centrale del P.I. per la giornata comune da dedicare al Fair Play,al terzo sabato di Novembre. I club italiani che oggi rispettano quella data si contano sulle dita di una mano. Sull’osservanza della data c’è dunque da essere pessimisti. Ciò che conta, tuttavia è che di Fair Play si parli, se ne enfatizzi il valore in tutte le circostanze possibili, attraverso consegne di premi sul campo e ogni altra iniziativa che possa accendere i riflettori sull’”anima dello sport”.

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